Aveva imbucato nella cassetta postale lettere minatorie con richieste di denaro accompagnate da proiettili: vittime un professionista e un artigiano del luogo. In entrambi i casi aveva espresso la raccomandazione di non rivolgersi ai carabinieri: proprio i militari hanno arrestato il postino, presunto autore dei recapiti. Si tratta di un 33enne, indagato per i reati di tentata estorsione aggravata dall’aver commesso il fatto inserendo nelle buste due proiettili calibro 38.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Brindisi, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, che ha concordato e coordinato le attività investigative dei carabinieri della stazione di Cellino San Marco (Brindisi). I fatti delittuosi contestati risalgono alla fine del mese di giugno, quando il 33enne ha imbucato nella cassetta postale dello studio di un professionista un foglio manoscritto con la frase “se non volete danni consistenti sapete cosa fare, non recatevi dai carabinieri altrimenti vi faremo del male”.

Anche nel secondo foglio, recapitato a un artigiano, era stata riportata la frase, testuale: “se andate ai carabinieri non lavorate più, se vi rivolgete ai forestieri è peggio scoppia”. L’attività investigativa ha portato a una serie di sopralluoghi e rilievi, all’ascolto di diversi testimoni e l’analisi delle immagini dei molti impianti di videosorveglianza presenti.

Nonostante l’indagato si fosse camuffato, un piccolo dettaglio notato da un militare ha permesso di identificarlo, ricostruendone il percorso. Gli ulteriori elementi probatori sono rappresentati dall’abbigliamento indossato nel corso della commissione dei reati, dal quale si sono rilevate alcune caratteristiche, nonché dalla camminata dell’individuo, elementi che hanno costituito effettivamente una piattaforma probatoria importante. Il 33enne è stato portato nel carcere di Brindisi.