Cinque arresti nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio di droga a Ceglie Messapica (Brindisi) sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni (Brindisi). Complessivamente sono 14 gli indagati. L’ordinanza, firmata dal gip del tribunale brindisino, su richiesta della procura, è stata eseguita in collaborazione con il personale dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Puglia” e del Nucleo Cinofili di Modugno.

Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di tre indagati e gli arresti domiciliari nei confronti di altri due indagati. L’attività investigativa ha avuto inizio nel maggio 2022, quando i carabinieri hanno eseguito un controllo hanno nell’abitazione di tre degli indagati, fratelli tra loro. “L’abitazione è stata individuata come base logistica per la custodia, nelle sue immediate vicinanze, di piccoli quantitativi di droga, in modo tale da consentire il quotidiano approvvigionamento da parte dei consumatori finali”, spiega la procura di Brindisi in una nota.Tra maggio e agosto 2022, i controlli hanno consentito di registrare la presenza di circa 70 acquirenti. Secondo l’accusa, l’attività di spaccio era gestita “principalmente da tre dei cinque soggetti arrestati, fratelli tra loro, uno dei quali diversamente abile, ma avrebbe approfittato della sedia a rotelle anche per il trasporto della droga”.

Lo spaccio, inoltre, dentro ed in prossimità l’abitazione, avveniva “senza cura alcuna della presenza di figli minorenni (10, 7 e 5 anni)”.”La madre, attualmente in carcere a seguito dell’esecuzione della misura cautelare, avrebbe eseguito le cessioni illecite davanti o, comunque, alla presenza dei bimbi”. I tre fratelli, al fine di evitare i controlli, si erano organizzati nascondendo lo stupefacente in veicoli, piante, bidoni della spazzatura, anfratti murari e, in alcuni casi, facendosi aiutare da una bambina di 10 anni.