Si terrà lunedì 20 novembre l’udienza preliminare nell’ambito del processo per la morte di Paolo Stasi, il 19enne ucciso a Francavilla Fontana il 9 novembre del 2022 sotto casa, e sulla presunta rete di spaccio scoperta durante le indagini avviate dopo il delitto. Così ha stabilito il gup del Tribunale di Brindisi che ha accolto anche l’istanza di rito abbreviato avanzata dalla difesa di uno degli otto imputati. Accusati di concorso nell’omicidio volontario di Stasi sono il 18enne Luigi Borracino (all’epoca dei fatti minorenne, per il quale procede la Procura per i minori di Lecce) e il 22enne Cristian Candita. Entrambi, attualmente in carcere per il delitto, sono accusati anche di detenzione illegale di armi ed esplosione di colpi da arma da fuoco in luogo pubblico. Per Borracino (ritenuto l’esecutore materiale del delitto) la Procura dei minori ha ottenuto il giudizio immediato, mentre la difesa ha avanzato richiesta di rito abbreviato. Nell’inchiesta per spaccio di droga è imputata anche la madre della vittima, Annunziata D’Errico, di 53 anni, accusata in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente con Borracino, Candita e altre cinque persone. Venerdì si è tenuta la prima udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio e sul rito abbreviato. Nella stessa udienza la famiglia di Paolo Stasi si è costituita parte civile. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il movente del delitto sarebbe legato ad un debito di 5mila euro contratto con Borracino da Stasi e dalla madre “per il consumo di sostanza stupefacente” che veniva confezionata ai fini di spaccio nell’abitazione della famiglia Stasi a seguito di un accordo tra Borracino e la madre della giovane vittima. La difesa della donna ha chiesto anche il proscioglimento dall’accusa di spaccio.