Sono finiti in ospedale per una grave intossicazione alimentare: una disavventura che avrebbe potuto avere conseguenze anche più drammatiche se non fosse stato per il tempestivo intervento dei medici. Tutta colpa di un pranzo a base di tonno fresco, trattato, a quanto pare, con dei conservanti pericolosi per la salute.

È accaduto ad una famiglia di Pezze di Greco, frazione di Fasano: padre, madre e due bambini di 10 ed 11 anni, dopo due giorni di ricovero presso il “Perrino” di Brindisi, sono stati salvati dal personale medico dell’ospedale. Ci erano arrivati a seguito dei gravi problemi respiratori accusati subito dopo aver consumato del tonno, acquistato in pescheria.

Una volta giunti in ospedale, dove uno dei bambini è arrivato addirittura cianotico, gli operatori sanitari hanno preso in cura i quattro pazienti, scoprendo che la causa del loro malore era da ricondurre ad una intossicazione alimentare.

A provocarla, secondo quando emerso dalle analisi effettuate sull’alimento, sarebbero stati dei conservanti contenenti nitrati, sostanze pericolose per la salute perché in ambiente acido, come nello stomaco – dicono i medici – si trasformano in acido nitroso e possono provocare crisi respiratorie.

Dopo un trattamento con il blu di metilene, un antidoto contro gli avvelenamenti, la famiglia è stata dimessa, non prima di essere tenuta più di 24 ore in osservazione.

Scattato l’allarme, si è messo in moto il servizio di vigilanza gestito dal Ministero della Salute, che ha diramato un avviso di ritiro per un lotto di tonno, arrivato dalla Spagna e confezionato in una azienda ittica di Bisceglie.