Una serie di colpi di pistola sono stati esplosi, l’altra sera, contro la finestra di un’abitazione, ubicata in via Benedetto Cellini, e contro una Fiat Croma, che era parcheggiata in via degli Scrittori, al quartiere Sant’Elia.

Il pistolero – sempre ammesso che ad agire sia stata una sola persona – è entrato in azione tra le 21 e 30 e le 21 e 45. Il fatto che a quell’ora, complice la bella serata, in giro ci fosse ancora diversa gente, in auto e a piedi, non ha intimorito il pistolero. Spavalderia o (quasi) certezza che nessuno avrebbe potuto riconoscerlo? Sarà il prosieguo delle indagini, che sono condotte dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Brindisi, a dirlo.

La Croma e l’appartamento sono di proprietà di un 59enne brindisino che è titolare di una piccola impresa edile. Si tratta di una persona che non ha mai avuto problemi con la legge e con le forze dell’ordine, tant’è che i poliziotti hanno fatto la sua conoscenza l’altra sera, dopo l’attentato a colpi di pistola di cui è stato vittima.

Al momento è un enigma per gli investigatori capire cosa possa esserci dietro le pistolettate esplose contro l’auto in sosta e contro la finestra dell’appartamento, che è ubicato al quarto piano di una palazzina del Sant’Elia.

Tre i proiettili che hanno centrato la Croma: due si sono conficcati, sforacchiandola, nella portiera e un terzo ha mandato in frantumi il cristallo della macchina. La berlina di fabbricazione italiana è stata posta sotto sequestro e già nelle prossima ore sarà affidata agli investigatori in camice bianco della Polizia che avranno il compito di recuperare i proiettili e ogni altro elemento che potrebbe risultare utile alle indagini. Indagini che, almeno al momento, si articolano a 360 gradi: i poliziotti, infatti, non se la sentono di scartare a priori nessuna ipotesi.