Un nuovo anno è appena cominciato con il maltempo a farne da padrone tra freddo e neve che hanno tenuto chiuse le scuole in diverse città pugliesi, circa l’80%. Una lunga pausa natalizia che presto, però, si concluderà e, intanto, bisognerà pensare alle iscrizioni all’anno scolastico 2017/2018. Già dal 9 gennaio tutti coloro che vorranno iscrivere i propri figli nelle classi prime di ogni ordine scolastico (primaria, medie e superiore) possono registrarsi sul sito dedicato e da lunedì 16 gennaio potranno procedere con la scelta della scuola.
Dunque si rinnovano anche quest’anno le iscrizioni prettamente online, a differenza della scuola dell’infanzia per la quale è prevista ancora la documentazione cartacea. Mentre, per le iscrizioni ad anni successivi al primo, saranno le segreterie scolastiche a provvedere a tutte le procedure in automatico. Il tutto a partire dalle 8 del 16 gennaio fino alla scadenza stabilita per le ore 20 del 6 febbraio, lasciando dunque tempo e spazio alle famiglie interessate (circa un milione e mezzo in Italia) per decidere nella maniera più accurata.
E’ bene ricordare che l’iscrizione online è obbligatoria per chi sceglie la scuola statale, mentre resta facoltativa per le scuole paritarie. Ancora valida anche per il prossimo anno scolastico la possibilità dell’anticipo alla scuola dell’infanzia e primaria per i bambini che avranno compiuto rispettivamente 3 anni entro il 30 aprile 2018 e sei entro la stessa data.
Dal Miur fanno sapere che non c’è alcuna fretta nel compilare la domanda di iscrizione. Infatti non sono previste precedenze temporali, dunque chi arriva prima non avrà alcuna priorità. Saranno le stesse scuole, in caso di richieste in esubero, a dover comunicare tempestivamente i criteri di preferenza definiti dal Consiglio di Istituto. Escluso, in ogni caso, quello temporale delle domande. I criteri da seguire, spiega la circolare del Miur, dovranno rispondere a principi come quello della vicinanza della residenza dell’alunno alla scuola o quello costituito da particolari impegni lavorativi dei genitori.
Costretti, invece, ad una selezione degli ingressi i licei musicali che hanno visto triplicare i propri iscritti in appena due anni, che oggi superano le 10mila unità.