Potrebbe avere le ore contate il killer di Paolo Stasi, il 19enne ucciso da due colpi d’arma da fuoco al torace nel tardo pomeriggio di mercoledì 9 novembre a Francavilla Fontana. I carabinieri avrebbero già individuato un possibile sospettato dell’efferata esecuzione sotto casa del giovane, in via Occhibianchi, grazie agli approfondimenti fatti sul telefono ed il pc della vittima. Secondo le indagini il sicario avrebbe utilizzato una pistola di piccolo calibro mentre la pista sul movente dell’omicidio potrebbe riguardare l’ambito della droga, questioni irrisolte. Stasi, in sostanza, potrebbe aver fatto qualcosa che gli è costata la vita. Sabato 19 novembre verrà effettuata l’autopsia sul corpo del giovane mentre domenica 13 è stata organizzata una fiaccolata a Francavilla Fontana promossa dalle associazioni Radici, Libera e l’Unione degli studenti. Una marcia della legalità che partirà da piazza Umberto. L’omicidio ha scosso la comunità del paese brindisino e ha lasciato tanti interrogativi attorno al 19enne, ritenuto da tutti come una brava persona che sognava di diventare uno chef. Il prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni, ha convocato una seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà venerdì 18 novembre. A questo si aggiunge un aumento immediato delle forze dell’ordine sul territorio, come annunciato in una nota dall’amministrazione comunale di Francavilla Fontana. Nei prossimi giorni, d’intesa con la Prefettura brindisina, sarà formalizzato un un patto per la sicurezza urbana incentrato sulle criticità presenti in città. Il tutto mentre gli investigatori chiudono il cerchio attorno al presunto sicario del 19enne.