Rubavano auto nei parcheggi del centro commerciale Le Colonne e dell’ospedale Perrino di Brindisi, smontandone i pezzi e ricavando denaro grazie al sistema del «cavallo di ritorno». E dando vita, dunque, a un sodalizio criminale operativo in tutta la regione. Così otto persone sono indiziate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, estorsione, ricettazione, furto aggravato in concorso, violazione agli obblighi e prescrizioni della sorveglianza speciale. Nei loro confronti, i carabinieri di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare.

Il provvedimento è stato emesso nell’ambito delle indagini che hanno già portato, lo scorso settembre, all’arresto di altre cinque persone indagate per gli stessi reati. L’indagine ha consentito di ricostruire un sistema delittuoso consistente in furti su commissione e successiva rivendita dei veicoli, furti di automezzi con estorsione ai danni delle vittime, smontaggio e rivendita dei pezzi rubati sul mercato nero. È stata individuata anche la base logistica dell’associazione, un garage appartenente al capo dell’organizzazione. Quaranta auto rubate sono state ritrovate e riconsegnate ai proprietari.

Le investigazioni hanno, inoltre, documentato, che le vittime dei furti, in taluni casi, anziché presentare regolare denuncia alle forze di polizia, ricercassero un approccio diretto con i ladri per ottenere la restituzione di quanto loro sottratto dietro pagamento.