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E’ un Brindisi da sogno, vinto lo spareggio con la Cavese e Serie C dopo 33 anni

Il successo grazie alle reti di D'Anna, Opoola e Felleca in una gara infinita

33 anni dopo il Brindisi torna in serie C dopo una stagione partita male ma terminata in trionfo e con il solido Ciro Danucci in panchina. La vittoria nello spareggio di Vibo Valentia contro la Cavese è lo specchio di una seconda parte di stagione in cui i messapici hanno strutturato una rincorsa fatta di dieci vittorie e due pareggi per raggiungere i campani di Troise che, invece, si sono inceppati sul più bello. Dal Martina al Martina considerando che la rincorsa della squadra di Danucci è partita proprio dalla sconfitta casalinga di febbraio con i martinesi e la sostanziale resa della Cavese si è palesata con il ko al “Simonetta Lamberti” contro la squadra di Pizzulli. Nello spareggio, poi, ad avere la meglio è stato il 4-2-3-1 del Brindisi con Santoro punta tuttofare ed a suo supporto la qualità di Opoola, Dammacco e capitan D’Anna. Dall’altro lato il 4-4-2 con Foggia e Bubas in avanti.

Nonostante la posta in palio la gara è subito viva e dal primo calcio d’angolo è la torsione di testa di D’Anna a impegnare in due tempi Colombo. Dall’altro lato la replica con la bella azione costruita dalla Cavese ed il tiro finale solitario di Bacio Terracino che Vismara intercetta in disperata uscita. Foggia si gira bene e calcia dalla distanza, palla di poco alta sulla traversa. Sempre l’attaccante della Cavese è bravissimo a liberarsi a sinistra con una magia ma il suo tiro da posizione defilata è intercettato con i piedi ancora da un attento Vismara. La spinta degli ospiti però si sopisce dopo 20 minuti ed il Brindisi prende coraggio e campo. Ed infatti poco oltre la mezz’ora la squadra di Danucci passa: azione in contropiede orchestrata da Dammacco e D’Anna con il capitano brindisino bravo a farsi trovare pronto a porta vuota sul tiro cross preciso del suo compagno di squadra. Il vantaggio festeggiato da circa 1500 tifosi giunti in terra calabra manda in confusione la Cavese la cui reazione tarda ad arrivare. Anzi è il Brindisi prima con il colpo di testa di Santoro, attento Colombo e poi con il tiro di Cancelli, ad impensierire la porta campana. In pieno recupero è Bubas a scaldare i guantoni di Vismara bravo in tuffo a respingere la conclusione di sinistro.

Dagli spogliatoi torna in campo una Cavese alla ricerca del pari con il tiro di Maffei alto di poco. Il Brindisi agisce soprattutto in contrattacco con la velocità e la fisicità di Opoola, ma è Aliperta a calciare al volo all’alba del quarto d’ora, palla sul fondo. Il Brindisi si fa vedere dalle parti di Vismara con il colpo di testa di Opoola su assist del neo entrato Maltese, palla sul fondo. Tante le sostituzioni da entrambe le parti ma bisogna attendere praticamente il 26’ per vedere la bella azione di Banegas, in campo da poco per Bubas, ed il suo tocco per Gagliardi il cui tiro è però alto non di molto da buona posizione. Ma nel momento di maggior sforzo alla ricerca del pari ecco il raddoppio del Brindisi: è Malaccari a riconquistare palla a centrocampo ed a ritrovarsi a tu per tu con Colombo dopo una lunga corsa solitaria, scarico per Opoola che tutto solo sigla il raddoppio ed il suo undicesimo gol stagionale. Doccia gelata per le speranze di rimonta della squadra di Troise che, tuttavia, si getta in avanti e conquista una buona opportunità con la punizione battuta dal limite da Gagliardi, palla di un soffio alta. Al 35’, però, la gara viene sospesa dal direttore di gara per le intemperanze dei tifosi campani con un fitto lancio di bottigliette e fumogeni che rende impossibile la ripartenza del gioco. Gara ferma per dieci minuti ed alla ripresa sono praticamente diciotto i minuti di recupero concessi. Subito il tiro di Banegas termina a fil di palo. Altra punizione di Gagliardi questa volta molto più alta. Ma al 51’ ecco il gol che riapre la contesa ed a segnarlo è il solito Foggia di testa in anticipo su tutti. Finale di gara incandescente con un paio di espulsi sulle panchine e l’assalto della Cavese che però offre il fianco al contropiede decisivo di Felleca bravo a saltare Vismara ed a depositare il pallone in rete che vale la Serie C. Un successo che riporta nel calcio che conta i messapici del presidente Arigliano dopo oltre tre lustri e manda in visibilio i tifosi brindisini. Rabbia e scoramento dall’altro lato con la consapevolezza di aver sprecato una stagione condotta quasi dall’inizio e con un importante vantaggio conquistato in vetta.

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