Ulivi sradicati e campi allagati a Brindisi, dopo il violento nubifragio e la tromba d’aria che si sono abbattuti nelle campagne, con gli ulivi anche secolari strappati dal vento, sradicati o spaccati in due, strutture e muretti ridotti in pezzi, canali esondati e distrutti dalla violenza dell’acqua e del vento.

E’ record di eventi estremi in Puglia nel 2021 con 16 tornado, 40 grandinate violente e 18 nubifragi, con la siccità perdurante per 4 mesi e il caldo africano, che hanno inciso su tre colture alimentari su quattro con effetti negativi su resa e qualità dall’impollinazione dalle api a rischio estinzione. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (ESWD).

A pagare un conto salato in autunno – sottolinea la Coldiretti Puglia – è l’agricoltura con la raccolta delle olive in corso, mentre nei terreni sono maturi gli ortaggi autunnali e bisogna effettuare le tradizionali semine primaverile ostacolate dal maltempo. Il risultato – sottolinea la Coldiretti regionale – è un conto dei danni che sale ad oltre 150 milioni di euro nel 2021, tra perdite della produzione agricola regionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Alla perdita del raccolto stagionale infatti si aggiungono in molti casi danni destinati a durare nel tempo come per le piante da frutto divelte dalla furia delle acque per le quali – continua la Coldiretti – occorreranno anni prima che possano tornare a produrre. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti Puglia – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

“Il quadro è apocalittico. Vedere alberi di dimensioni notevoli sradicati e le campagne ridotte a campi di battaglia è desolante”, denuncia il presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis. “E’ un disastro naturale incalcolabile che ha avuto come epicentro le campagne di Francavilla Fontana, per cui i nostri uffici si sono attivati per le verifiche in campo. Chiederemo all’Assessorato regionale all’Agricoltura di attivare le procedure per l’accertamento del danno di inusitata gravità e richiedere lo stato di calamità naturale, sburocratizzando il più possibile le procedure per ristorare tempestivamente gli agricoltori”.

L’assoluta mancanza di liquidità e le gravi situazioni debitorie che ne conseguiranno necessitano di interventi non riconducibili alle calamità ordinarie – conclude Coldiretti Puglia – bensì a strumenti straordinari che, oltre a dare sollievo economico alle imprese agricole, di cui in alcuni casi non si riconoscono più neppure i confini aziendali, dovranno prevedere urgenti opere di manutenzione per ripristinare il patrimonio produttivo, ricostruire le strutture aziendali e riprendere l’attività agricola.