Circolazione dei treni sospesa dalle 8 in poi, aeroporto chiuso dalle 9.30 alle 12, Superstrada chiusa ma con un percorso alternativo: sono le ultime disposizioni comunicate al termine di un vertice che si è tenuto oggi in Prefettura in vista del maxi sgombero a Brindisi di circa 53.000 persone (su circa 88mila abitanti) necessario per rimuovere un ordigno bellico la cui spoletta è danneggiata. L’operazione avverrà il 15 dicembre.

All’incontro hanno partecipato oltre al prefetto, Umberto Guidato, al sindaco Riccardo Rossi, anche il comandante dell’XI Reggimento genio guastatori di Foggia, Simone Gatto, ed esponenti di altri enti coinvolti. Il gas sarà interrotto per tutte le abitazioni che si trovano nel raggio di 500 metri dal luogo in cui si trova l’ordigno. Sono 14 le aree di accoglienza individuate, anche per gli animali domestici. Due saranno le ordinanze che saranno firmate: una dal sindaco, l’altra dal prefetto. Le operazioni di evacuazione inizieranno alle 5 del mattino. Anche i detenuti del carcere di Brindisi saranno trasferiti temporaneamente in un altro luogo, in quanto la struttura si trova nel raggio di 1.617 metri che individua l’area che dovrà essere vuota durante le attività di rimozione della bomba, sganciata probabilmente dagli inglesi nel 1941.

«Siamo in dirittura d’arrivo – ha spiegato il prefetto di Brindisi – cercheremo di assicurare il massimo della informazione a tutta la cittadinanza, per evitare che ci siano disagi. Si tratta di una operazione molto complessa, un numero di persone elevatissimo, superiore a quello degli ultimi interventi che si sono svolti sul territorio. L’obiettivo è quello di assicurare il massimo della sicurezza a tutti i cittadini».