Da «badato», alla veneranda età di 91 anni, è diventato badante e, grazie alla sua prontezza di riflessi, ha salvato la vita della persona che quotidianamente lo assiste.
L’eroe è un nonnino sanpietrano di 91 anni, per l’appunto. L’altro ieri la sua badante, una 37enne di nazionalità rumena, ha tentato di togliersi la vita. I motivi che hanno portato la donna ad un gesto così estremo non sono, al momento, noti. Fatto sta che la giovane donna ha tentato di suicidarsi mentre si trovava da sola in casa con il nonnino già da tempo affidato alle sue cure. Da un momento all’altro il pensionato, che in ragione della sua età non è del tutto autosufficiente, si è trovato con la sua badante che, priva di sensi, giaceva sul pavimento di casa.
L’anziano ha avuto un’eccezionale prontezza di riflessi: ha usato il telefono per chiedere aiuto e ha fatto arrivare a casa sua immediatamente un’equipe di soccorritori del 118. La 37enne rumena è stata presa in cura dal personale medico, che l’ha trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale in ambulanza. La donna ora sta bene. Se è viva, il merito è del nonnino che è stato affidato alle sue cure dai suoi parenti.
I carabinieri, che sono stati informati di quello che è successo dalla struttura del 118, con ogni probabilità apriranno un fascicolo di indagine. È un atto dovuto. Serve per cercare di individuare il motivo – o i motivi – che hanno portato la giovane badante rumena a tentare il suicidio. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è che la 37enne abbia deciso di dire addio a questa vita per una delusione d’amore. La sua fortuna – nel senso letterale del termine – è stata il 91enne che accudisce: con una sola azione il nonnino si è «sdebitato» di tutto quello che la sua badante ogni giorno fa per lui. Con la sua telefonata al 118 le ha salvato la vita.