I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Francavilla Fontana, alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi nei confronti di due giovani, un 25enne e un 26enne del luogo già attinti da vicende penali, presunti responsabili di furto aggravato in concorso. I due Fanizza Antonio 26enne quale esecutore materiale del reato e Pinto Emanuel 25enne, con il ruolo di palo, entrambi del luogo, dopo essere penetrati all’interno dell’esercizio commerciale di rivendita di frutta e verdura denominato “La Frutteria”, in C.so Umberto di Francavilla Fontana, si sono impossessati della somma di 200€ custodita all’interno del registratore di cassa, sottraendola alla persona offesa. Fatto commesso con violenza sulle cose, consistita nella forzatura sia della porta di accesso del negozio che del registratore di cassa. L’evento è stato commesso in ora notturna, approfittando quindi di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa. Le accurate indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Francavilla Fontana hanno consentito di ritenere acquisiti gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati. Anche se l’esercizio commerciale non era munito di telecamere di sorveglianza, la ricognizione dell’area circostante ha consentito di localizzare alcuni sistemi di videosorveglianza le cui registrazioni sono state acquisite anche per connotare l’abbigliamento indossato dai due giovani. Infatti, il magistrato nell’ordinanza ha rilevato che gli elementi indizianti sono di portata e pregnanza tali da autorizzare un giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza con riguardo agli indagati, immortalati dalle immagini e riconosciuti senza dubbi come autori del furto contestato. Pertanto, all’alba di stamane, entrambi sono stati tratti in arresto, il Fanizza Antonio è stato associato nel carcere di Brindisi e a Pinto Emanuel è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.