I Carabinieri della Stazione di Erchie hanno tratto in arresto, a seguito di ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, un 43enne del luogo per il reato di lesioni personali e atti persecutori. L’uomo già nel marzo scorso era stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa emesso dal Tribunale di Brindisi. Dopo un periodo di stretta osservanza delle prescrizioni, il 43enne ha ripreso a seguirla, attuando comportamenti implicitamente minacciosi e in particolare in due circostanze, quando con la sua moto si è avvicinato a pochi centimetri dall’auto della donna, fissandola con atteggiamento di sfida per poi superarla e rallentare impedendole il sorpasso. Una teste ha anche riferito che, nella circostanza, ha fatto finta di investire la donna. È emerso altresì che mentre la moglie si era recata nella caserma dei Carabinieri, l’uomo è transitato più volte con il pretesto di andare a trovare la madre che abita in quella zona, con la quale non ha rapporti da oltre 10 anni. Pertanto a seguito della violazione degli obblighi, l’Autorità Giudiziaria ha applicato all’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari in quanto la libertà di movimento di cui ha goduto ha favorito la prosecuzione delle condotte criminose. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.