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Si faceva inviare video hard da sua allieva di 12 anni: indagato preparatore atletico

Si tratta di un giovane di 20 anni. Sequestrate anche le foto

Contatti e rapporti continui con una ragazzina di 12 anni. Sul telefonino. Con video e filmati hard.
Un preparatore atletico di 20 anni, residente in un comune della provincia di Brindisi al confine con quella di Lecce, è stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di atti sessuali con minorenni e adescamento di minori.

A mettere in moto le indagini è stata la denuncia della madre di una 12enne residente nello stesso comune in cui vive il preparatore atletico. Sul telefono della ragazzina erano stati immagazzinati foto e video osè. In alcuni filmati l’adolescente si lasciava andare ad atti di autoerotismo poi inviati al ragazzo. Una relazione virtuale, costruita in quel mondo di mezzo tra social e vita reale andata avanti fino ad ottobre dello scorso anno. Non senza difficoltà la madre della 12enne ha deciso di rivolgersi alla Magistratura per denunciare i “contatti” tra la figlia e il ragazzo maggiorenne. Nei giorni scorsi il pubblico ministero Stefania Mininni ha conferito incarico al consulente informatico Silverio Greco di verificare la presenza di foto e video di altre ragazze minorenni che potrebbero essere state adescate dal 20enne.

Il sospetto, infatti, è che il giovane, anche per l’attività professionale svolta, possa aver avuto contatti e rapporti simili anche con altre ragazzine. D’altronde tale ipotesi viene messa nero su bianco nel conferimento dell’incarico nel passaggio in cui si legge: “bisognerà anche verificare se siano presenti nei supporti informatici dati che eventualmente abbiano contenuto pedopornografico e se l’indagato abbia avuto contatti per divulgare immagini pornografiche ottenute utilizzando minorenni.”
La minore e i suoi genitori sono assistiti dall’avvocato Laura Minosi. Insomma, l’inchiesta potrebbe decisamente allargarsi qualora dalla perizia dovessero emergere altri particolari su questa vicenda.

Il preparatore atletico, che non ha precedenti, al momento è indagato e non è escluso che possa essere interrogato dagli inquirenti per raccontare la sua versione dei fatti. Resta la preoccupazione dei genitori della dodicenne che hanno giustamente denunciato subito i fatti per la gravità degli stessi considerano l’età della ragazzina.

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