I Carabinieri della Stazione di Tuturano, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 38enne del luogo per il reato di ricettazione di attrezzatura agricola. I militari nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori commessi nelle aree rurali nei riguardi degli agricoltori, hanno operato una perquisizione in località San Paolo nell’ambito di un’azienda agricola. Nel corso della perquisizione hanno rinvenuto un quadrivomere reversibile, una pala caricatrice e un tiller, parcheggiati in uno spazio dell’azienda recintato. Dagli accertamenti effettuati in banca dati è emerso che le attrezzature agricole sono provento di furto commesso i primi giorni del mese di dicembre 2018 in Mesagne, evento denunciato negli uffici del Commissariato di quella città. Al momento i manufatti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Esattamente 10 giorni addietro, un cittadino ivoriano 24enne è stato deferito per il reato di ricettazione, nella circostanza i militari hanno rinvenuto in Carovigno nel domicilio dell’uomo, che espleta attività di guardiania nei terreni di una masseria, un trattore agricolo gommato marca New Holland. Dalle investigazioni è emerso che il mezzo era stato asportato dal garage di un agricoltore in San Vito dei Normanni. Dopo il riconoscimento e l’espletamento delle formalità di rito, il mezzo è stato riconsegnato al legittimo proprietario.

Il fenomeno della criminalità nelle aree rurali in generale, e pugliesi in particolare, merita grande attenzione. Al pari dei reati predatori di microcriminalità, quali i furti di prodotti agricoli, olive, mandorle, uva da tavola, legna, vi sono altre dinamiche criminali di maggiore spessore che colpiscono il mondo rurale e che penalizzano in maniera marcata il comparto. Ci si riferisce al furto di mezzi agricoli e alla finalità estorsiva di tale reato finalizzata al cosiddetto “cavallo di ritorno”, restituzione del mezzo dietro corrispettivo in denaro, o all’immissione nel commercio parallelo, una sorta di mercato nero dei mezzi agricoli, che nella considerazione del loro impiego localizzato esclusivamente in ambito rurale, sfuggono al controllo istituzionale delle pattuglie in quanto i mezzi sono impiegati in territori serviti da assi viari scarsamente battuti. Ecco perché è di fondamentale importanza vincere la paura e denunciare tale tipologia di reati. Necessaria è l’opera di sensibilizzazione costante rivolta agli agricoltori, per due ragioni: la prima per avere l’esatta cognizione dei fenomeni, delle produzioni maggiormente “appetibili”, nonché la localizzazione delle aree di produzione; la seconda serve per orientare l’attività preventiva e repressiva dei reparti avendo chiara la mappatura dei fenomeni. Denunciare quindi, anche in forma anonima, attività che può fare ogni cittadino che ha cognizione diretta di un reato, cognizione avuta anche in maniera occasionale allorquando si notano individui in orari “particolari” fare razzia di prodotti agricoli.