Nel complesso 82 cartoni contenenti complessivamente 21.000 magliette che, pur riportando l’origine cinese della manifattura, avevano la stampigliatura, “contraffatta”, dello scudetto “Italia” con il tricolore nazionale, logo di proprietà del CONI. Sono in corso accertamenti finalizzati ad individuare i destinatari della merce contraffatta. Se i capi di abbigliamento fossero stati immessi sul mercato, avrebbero potuto indurre in errore l’acquirente sulla genuinità dell’origine italiana del prodotto.
Al termine delle operazioni i finanzieri ed i funzionari doganali hanno proceduto al sequestro penale della merce per violazione dell’articolo 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) denunciando alla locale Procura della Repubblica l’autista dell’autoarticolato. Le operazioni condotte con carattere di sistematicità nel settore del contrasto al commercio di prodotti non genuini, manifestano il costante interesse del Corpo alla tutela del libero mercato e del lavoro delle imprese che rispettano le regole.