Quindici persone sono state arrestate dai carabinieri di Brindisi, in un’operazione antidroga che ha permesso anche di sventare un omicidio. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 15 persone (6 in carcere e 9 ai domiciliari), accusate a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, di reati in materia di armi e contro il patrimonio, prevalentemente furti in abitazione.

Altre dieci persone sono indagate a piede libero e hanno subito perquisizioni.L’indagine è scattata nel luglio 2017 e si è protratta fino a novembre, anche tramite attività tecniche. Gli investigatori hanno recuperato nelle campagne di Carovigno un fucile a canne mozze e le sue munizioni: secondo i carabinieri, l’arma avrebbe dovuto essere utilizzata per una spedizione punitiva nei confronti di un pregiudicato della zona.

L’indagine ha riguardato un giro di spaccio di stupefacenti tra Carovigno e San Vito dei Normanni. Sequestrati complessivamente 2 chili di marijuana e varie dosi di cocaina. Un ruolo di primo piano sarebbe stato svolto da una donna di 47 anni, che avrebbe aiutato il figlio nello spaccio e nel recupero dei crediti, avvisandolo anche della presenza delle forze dell’ordine vicino casa. Ad alcuni indagati è stata inoltre contestata la commissione di furti in appartamento e indebiti utilizzi di strumenti di credito per procacciarsi il denaro necessario a pagare la droga.