Deve espiare una condanna a 2 anni e 10 mesi di carcere per avere adescato su internet un minorenne, costringendolo ad avere con lui rapporti sessuali. Per questo gli agenti del commissariato di polizia di Ostuni hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un ventenne del posto, associato al carcere cittadino di Via Appia.

L’uomo, a seguito del patteggiamento della pena, era stato condannato alla reclusione di 2 anni 10 mesi di carcere nonché allo stesso periodo di tempo di interdizione dai pubblici uffici, da una professione e da un arte. Interdizione perpetua, invece, da incarichi in istituti scolastici e di formazione, sia pubblici che privati. La condanna è l’esito una indagine svolta sul finire dell’anno 2016 da personale del commissariato di Ostuni che, nell’immediatezza, sfociò nell’adozione a carico del giovane di una misura personale coercitiva col divieto assoluto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla persona offesa e dalla sua famiglia, con divieto totale di comunicare con la vittima per telefono o della rete internet.

L’arrestato, dopo aver carpito la fiducia del minore, lo avrebbe prima indotto ad inviargli via Whatsapp alcune foto in cui era ritratto nudo e, successivamente, mediante pressioni psicologiche, lo avrebbe convinto ad appartarsi in alcuni luoghi riservati ed a subire palpeggiamenti nelle parti intime, baci sulla bocca e un rapporto orale. La pressione psicologica aveva quasi indotto il ragazzino a decidere di suicidarsi, cosa scongiurata grazie all’intervento della famiglia e della polizia di Stato.

Gli inquirenti hanno anche dentificato 5 altri minorenni di età compresa tra i 12 e i 14 anni, tutti di Ostuni, a loro volta vittime dell’uomo, tutti adescati su Facebook ed altri social network. La condanna ai 2 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di atti sessuali con minorenne e detenzione di materiale pornografico è divenuta definitiva con il conseguente ordine di esecuzione per la carcerazione del ventenne.