I carabinieri di Brindisi hanno arrestato per rapina a mano armata, porto e detenzione di arma comune da sparo, un 42enne del luogo, ricercato perché irreperibile in quanto colpito da un’ordinanza di ripristino della custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale brindisino lo scorso 17 aprile. Nella serata del 30 aprile, nella città pugliese, armato di pistola dopo aver minacciato tre persone tra cui il proprietario, si è impossessato di una Fiat Panda. Subito dopo, la centrale operativa del comando provinciale ha diramato le ricerche che hanno consentito alle pattuglie di individuare l’auto rubata lasciata nel parcheggio di un condominio di via Aleandro. Dalla descrizione fornita dalle vittime e in relazione al luogo del ritrovamento, i militari dell’Arma hanno ipotizzato come autore della rapina il 42enne, che vive in quell’area. Pertanto, i carabinieri nella tarda serata del 30 aprile hanno fatto irruzione nell’appartamento in cui abita, rintracciandolo dentro un armadio della stanza da letto, nascosto tra i vestiti. L’uomo ha subito ammesso le proprie responsabilità sulla rapina della vettura di poco prima.

Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno trovato una borsa a tracolla con una pistola modificata con canna idonea a sparare cartucce calibro 6.35 con caricatore con due cartucce del medesimo calibro, un paio di guanti in lattice di colore nero e le chiavi dell’auto rubata. In un altra camera, è stato individuato un cappellino maculato simile a quello descritto dalle vittime nel corso della rapina, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, già sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di estorsione commesso in Catania nel giugno 2014, si era allontanato dal luogo di espiazione della misura cautelare senza l’autorizzazione prescritta, e pertanto il Tribunale gli aveva ripristinato la misura cautelare in carcere a cui si era sottratto. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato portato nel carcere di Brindisi.