Una lite in famiglia finisce in tragedia. Un ragazzo di 27 anni ha ucciso il padre con una coltellata alla pancia, ha preso in pieno l’aorta. E’ accaduto nella notte a Brindisi in un appartamento delle case popolari in via Favia, al quartiere Cappuccini. In casa c’era anche la madre e la sorella. Antonio Tafuro, disoccupato, è in stato di fermo.

Prima un diverbio con urla e insulti, poi la situazione è degenerata: il giovane avrebbe preso un coltello da cucina e avrebbe colpito a morte il padre. Un colpo secco all’addome. La vittima, Franco Tafuro di 50 anni, è stato trasportato in ospedale, ma è morto subito dopo. Il figlio, una volta capita la gravità dei fatti, ha cercato di soccorrerlo, ma ormai era troppo tardi. Il litigio sarebbe scaturito per futili motivi legati a vicende familiari.

Le grida della moglie della vittima sono state avvertite dagli agenti della Squadra mobile che si trovavano nella zona, a pochi passi dall’abitazione. I poliziotti erano intervenuti per un altro episodio nello stesso quartiere, effettuavano dei rilievi per una sparatoria in cui è rimasto ferito a una gamba un brindisino di 26 anni.

Gli investigatori hanno fatto immediatamente irruzione nel condominio di via Favia ed hanno trovato il 50enne in una pozza di sangue, era riverso a terra vicino al posto auto, dove i familiari attendevano l’arrivo dell’ambulanza.