I carabinieri del Ros e quelli del Comando Provinciale di Palermo e Trapani hanno sequestrato un “tesoretto” appartenente al boss mafioso, Totò Riina. Si tratta di beni per un valore complessivo di 1 milione e mezzo di euro riconducibili al “Capo dei Capi” e alla sua famiglia. Il provvedimento riguarda anche le province di Lecce e Brindisi dove sono state localizzate aziende di compravendita di auto formalmente intestate al genero Antonino Ciavarello e costituite, secondo i carabinieri, con proventi illeciti. I controlli effettuati sulla contabilità avrebbero evidenziato una disparità finanziaria di circa 480 mila euro, immessi per lo più in contanti ed in numerose tranche nei patrimoni senza alcuna giustificazione legale.

Sotto sigilli sono finiti la società Ac Service srl con sede a Squinzano e specializzata nella vendita di depuratori per acqua e la Clawstek srl che commercia ricambi auto, con sede a Lecce, di cui è titolare il genero di Riina, Antonio Ciavarello, imprenditore sposato con la figlia maggiore del boss Maria Concetta e residente da anni a San Pancrazio salentino. Sotto sigilli anche la Rigenertek srl con sede a San Pancrazio.

Sequestrati, inoltre, 16 conti correnti bancari, uno postale, quattro rapporti finanziari, tutti riconducibili alla famiglia del boss di Cosa Nostra.