«Se la Sindaca di Brindisi si dichiara pronta a chiamare la Protezione Civile e l’esercito, la Ecologica Pugliese s.r.l. si dichiara pronta a querelare chi distorce la realtà, creando allarmismi del tutto fuori luogo, nell’evidente intento di strumentalizzare ogni situazione, ledendo l’azienda nel reiterato tentativo di espellerla dal territorio una volta per tutte». Inizia così in una nota la ditta Ecologica Pugliese s.r.l. dopo le dichiarazioni della sindaca Carluccio e la notizia dello slittamento della sentenza del Tar, rispondendo a tono dopo le accuse dei mancati pagamenti ai suoi dipendenti.

«Il problema che ha originato il ritardo nella corresponsione delle retribuzioni – continua Ecologiaca Pugliese – sta accomunando moltissime aziende italiane che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle di Equitalia. L’INPS si è orientata nel richiedere a tali aziende, prima di attestare la regolarità contributiva, la prova del pagamento della prima rata prevista dalla rottamazione, che, tuttavia, non è neppure ancora stata quantificata da Equitalia. E’ attualmente all’esame del Parlamento e del Governo il provvedimento che consentirà l’anticipazione dell’attestazione di regolarità contributiva (DURC) al momento della presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata. Fino a quando non ci sarà una pronuncia definitiva sul punto, la situazione resterà sospesa per la Ecologica Pugliese s.r.l., così come per migliaia di aziende italiane.

I dipendenti hanno proclamato lo stato di agitazione. Sono stati convocati per esperire la procedura di raffreddamento e conciliazione. Potrà raggiungersi un accordo oppure no. Certamente il rischio di una giornata di sciopero non giustifica l’impulso di gridare al panico e invocare rinforzi straordinari, soprattutto se la situazione, nota a tutte le Istituzioni coinvolte, è stata determinata da un disallineamento normativo di livello ministeriale e non da accertata incapienza finanziaria dell’azienda. Il sito internet della Commissione di garanzia è pieno di scioperi in programma nel settore rifiuti. Lo sciopero è un sacrosanto diritto dei lavoratori e, se esercitato nelle forme previste dalla legge per i servizi pubblici essenziali, come da procedura in corso nel caso di specie, non rischia di attentare alla salute dei cittadini. E allora in alcuni casi chi governa farebbe bene a mantenere la calma, proprio come stanno facendo i dipendenti che, stringendo i denti, continuano a lavorare, nonostante le difficoltà economiche di ciascuno. Sono proprio i lavoratori che risultano offesi dai comunicati diffusi impropriamente e dalle fotografie di rifiuti non attuali, perché sono i loro sacrifici che vengono violentati dalle notizie distorte, oggetto di una vera e propria propaganda.

Una simile propaganda non sarà ulteriormente tollerata dalla Ecologica Pugliese s.r.l. – conclude l’azienda – che adirà la Magistratura per tutelare la propria immagine, quotidianamente lesa dal bombardamento di false notizie».