Sono le eccellenze olivicole di Lazio, Toscana e Spagna a salire sul podio del XXII Premio Biol, il concorso internazionale per gli extravergini biologici tenutosi a Ostuni dal 18 al 20 marzo. Ai vertici dell’annata olivicola bio, sul gradino più alto il laziale “Olivastro” dell’azienda Quattrociocchi di Alatri; secondo classificato, il “Francibio” prodotto da Franci a Montenero d’Orcia; e terzo, il biodinamico andaluso “Finca La Torre – Hojblanca”. A un passo dal podio, al quarto posto, il “Mimì Coratina” prodotto a Modugno da Donato Conserva (che si aggiudica dunque anche il BiolPuglia). Se questi sono risultati i migliori assoluti dell’ultima annata tra i 350 oli in gara da 15 Paesi, ad aggiudicarsi il Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e marketing) il total white del sivigliano “Egregio”. E’ il pugliese “Picholine” della Profumi di Castro – Adriatica Vivai, il vincitore del BiolKids, il premio assegnato da un baby panel composto da 60 degli oltre 1800 ragazzi di quarte e quinte classi di 20 scuole primarie di sei regioni italiane.

A proclamare i vincitori, oltre al sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola e al direttore del Parco Dune Costiere, Gianfranco Ciola, Carmelo Greco, direttore del Gal Alto Salento, che ha ospitato la manifestazione.

Grande successo dunque per la kermesse organizzata dal CIBi, Consorzio Italiano per il Biologico, e promossa da Camera di Commercio di Bari, dall’ Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia e  dal Comune di Ostuni, che tra sessioni della Giuria internazionale, mostra degli oli in concorso, momenti tecnici, corsi di assaggio, laboratori e degustazioni, ha registrato la partecipazione attiva del pubblico, come sottolineato dal coordinatore del Premio Biol, Nino Paparella.